In Italia i grani di forza sono sempre stati importati da paesi come Canada, Stati Uniti e Russia.
Nelle grandi realtà industriali si è soliti importare il grano dall’estero per poi macinarlo in Italia e successivamente esportare la farina con denominazione di “Made in Italy”.
Questo però comporta, non solo un notevole impatto ambientale visto il percorso che la materia prima deve fare; ma anche conseguenze in termini di controllo qualitativo perché durante il trasporto i cereali potrebbero subire delle variazioni importanti di temperatura e di umidità comportando uno sviluppo di muffe incontrollato.
Oggi, invece, con Manitaly, il Molino Paolo Mariani è orgoglioso di essere riuscito ad invertire la rotta, con un percorso più semplice e trasparente.
«I grani che utilizziamo per la miscela Manitaly sono coltivati nel nostro territorio marchigiano, nei campi di filiera nel raggio di 30 km dal nostro Molino.
Conosciamo personalmente tutti i nostri agricoltori, e ci affidiamo anche alla loro conoscenza e alla “memoria del territorio” per rispettare al meglio le caratteristiche uniche di ogni varietà di grano.
Ecco perché, per noi, poter esportare Manitaly in tutto il mondo significa restituire all’espressione “Made in Italy” il suo significato più autentico e vero perché finalmente possiamo parlare di grano 100% italiano, valorizzando al tempo stesso l’identità unica della nostra regione: le Marche».
Fonte: Articolo di Gambero Rosso mese Marzo 2022